Ognuno di noi ha un suo personale modo di amare.
C’è chi ha bisogno di tante conferme, di sentirsi dire che è importante per la persona che ama, di progettare un futuro insieme in modo minuzioso e a lunga scadenza.
C’è invece chi si sente a proprio agio vivendo il momento, dando per scontato che il partner lo ami a prescindere dalle sue esternazioni.
C’è chi invece ha bisogno di controllare ciò che l’altro fa per paura che possa ferirlo o abbandonarlo, chi puntualizza quello che potrebbe essere migliorato o ciò che non va bene allo scopo di migliorare l’altro, chi fa tante richieste, chiedendo più presenza o più dimostrazioni di affetto, e c’è chi dona in modo incondizionato, al di là di ciò che poi in effetti riceve.
Anche se con diverse sfumature (dovute al ruolo che l’altro ricopre), ognuno di noi ha un modo di amare che unisce tutti i comportamenti espressi in tutte le relazioni.
C’è chi ad esempio ha un fare materno, chi invece ha bisogno di molto spazio e dà molta libertà, chi è molto paziente e aspetta i tempi di evoluzione dell’altro, chi invece bacchetta e sollecita chi ama.
Sono modi di fare e di amare che seguono degli schemi ben precisi e che accomunano tutte le relazioni.
Guardando il modo in cui una persona si comporta con il proprio Anima-le, è possibile capire che tipo di amore lo caratterizza.
Se ad esempio una persona è molto tranquilla con il proprio Anima-le, lo lascia libero di fare esperienze, di relazionarsi con il mondo esterno in modo fiducioso e aperto, di sperimentare sé stesso e le sue capacità, è probabile che abbia questa stessa tendenza con le persone interno a sé e con sé stesso.
Se invece tende a proteggere il proprio Anima-le, si spaventa quando si trova ad affrontare nuove situazioni, è un po’ geloso dei rapporti che questo ha con gli altri, è probabile che sia lei per prima spaventata dalle novità o si senta minacciata da qualcosa e che quindi tenda a proiettare queste preoccupazioni anche sul proprio Anima-le.
Se invece si aspetta un certo atteggiamento da parte del proprio Anima-le (ad esempio di essere socievole con tutte le persone), questo potrebbe rispecchiare una tendenza alla performance, ovvero una tendenza ad avere aspettative verso i comportamenti altrui.
Questo tipo di osservazione è applicabile ad ogni tendenza comportamentale, dall’aggressività all’accondiscendenza.
Quindi possiamo scoprire tanto dell’altra persona tramite l’osservazione del comportamento che ha con il proprio Anima-le.
E lo stesso vale per noi stessi.
Possiamo farci moltissime domande utili mentre proviamo una certa emozione o tendiamo a fare una certa cosa con loro. Ad esempio: se siamo sempre scontenti di come si comporta il nostro Anima-le, possiamo chiederci se tendiamo a giudicare noi stessi o gli altri con una uguale facilità.
Se invece siamo preoccupati nel lasciarli da soli, possiamo chiederci se noi per primi abbiamo difficoltà con l’idea della separazione.
Se invece ci arrabbiamo con loro, possiamo osservare se questa rabbia emerge anche in altre dinamiche relazionali e chiederci quale sia il profondo fattore scatenante di questa emozione.
Come sempre, i nostri Anima-li sono qui per raccontare qualcosa di noi. Tramite la relazione con loro possiamo osservare noi stessi, le nostre dinamiche interiori, le nostre fragilità e i nostri punti di forza.
E allo stesso modo, possiamo comprendere i motivi dell’agire di altre persone, entrando nella loro prospettiva e diventando più accoglienti, empatici e gentili con le difficoltà altrui.
Come mi ha detto un signore per strada qualche giorno fa: “avere un Anima-le al proprio fianco è un onore.”.
16 Comments
Maria
Posted at 12:47h, 17 GiugnoBellissimo articolo! Grazie Federica per questi spunti di riflessione ????
federica.roano
Posted at 12:48h, 17 GiugnoGrazie a te, Mari, di averlo letto!????
dario
Posted at 13:39h, 17 GiugnoSuper Federica!!!! un articolo Stupendo
federica.roano
Posted at 14:10h, 17 Giugno????????
Luisella
Posted at 19:13h, 17 GiugnoOttimo articolo Federica, grazie! Queste riflessioni si aggiungono alle osservazioni del comportamento del proprio animale a contatto con una persona che. viene presso di noi. Elios mi riflette il comportamento profondo dell’altro leggendo le energie profonde che emette e traducendomele in emozioni e suoi comportamenti che io conosco e mi parlano. Ti corrisponde?
federica.roano
Posted at 07:54h, 18 GiugnoQuello che ho osservato in questi anni è che ogni animale si dedica emozionalmente a raccontare la storia interiore di una persona persona specifica. Ovviamente è bravissimo ad interpretarli stati d’animo altrui e può scegliere di comportarsi di conseguenza ????
Tu cosa hai notato?
Antonietta
Posted at 20:29h, 17 GiugnoVerità assolute! Io la lascio libera perché voglio essere libera????
federica.roano
Posted at 07:54h, 18 Giugno????
Albanese Stefania
Posted at 20:53h, 17 GiugnoSempre i miei complimenti, per le tue parole che aiutano a riflettere e confrontarsi.
federica.roano
Posted at 07:55h, 18 Giugno????
Luisella
Posted at 16:13h, 18 GiugnoTi faccio degli esempi di esperienza da me vissuta, Federica. Elios sente arrivare qualcuno e quando questi suona è già accorso per avvisarmi ed assieme andiamo al cancello ( è molto collaborativo per memoria di razza e per il rapporto di fiducia instaurato con me) e faccio entrare la persona. Se gli dico che è un amico ( lui l’ha già captato forse emanato da entrambi), corre a cercare la pallina e gliela deposita ai piedi ed aspetta paziente perchè sa che prima o dopo godrà del lancio e del riporto. Se non lo avverte veramente amichevole (forse capta una discrepanza di livelli amichevoli tra noi) mi rimane accanto tranquillo in silenzio. Se ricevendolo non gli dico nulla, mi rimane accanto molto vigile ma in movimento e in certi casi (antipatia?) in posizione sopraelevata pronto ad intervenire ad un mio cenno o tono di voce alterato (abbaia con tono sostenuto non certo amichevole) ed uscito dal cancello, velocemente lo rincorre abbaiandogli e seguendolo per tutto il confine, dopodiché torna da me soddisfatto ed affettuoso. Giorni fa è venuto un tecnico conosciuto che ora per un morso ha il terrore dei cani. Elios era tranquillo ma sono stata richiesta di allontanarlo. Così ho spiegato ad Elios che quel signore non aveva paura specificamente di lui Elios, ma genericamente di tutti i cani. Docile da solo è entrato in casa ed ha aspettato in stanza In silenzio senza intervenire, tranquillo, direi comprensivo. Quando è andato via, non l’ha seguito lungo il confine, ma senza che gli dicessi qualcosa, è rimasto tranquillo, dolce, calmante. Penso che ogni emozione si manifesti con l’emissione di fluidi odoriferi molto diversi e con sottigliezze straordinarie che parlano degli individui e delle loro energie. nei particolari più fini.
Poi, subentra l’odore della memoria ed Elios ha chiuso definitivamente ogni possibilità di rapporto con colui che avrebbe dovuto essere l’istruttore e l’ha preso a pugni in acqua essendosi messo tra me e lui che mi urlava di tutto isterico (un esercizio sbagliato?) anche se col tempo ha provato ( per “ordine” di un suo superiore) ad avere un rapporto diverso sia con me sia con lui. Noi esseri umani facilmente siamo bifronti ma i cani leggono la parte profonda bipassando la parte recitante. Penso che se lo osservo continuamente e lo ascolto in silenzio, mi dà l’oppotunità di conoscere di più oltre che me stessa, il mondo in cui vivo con le sue creature ed il popolo detto umano. ????
federica.roano
Posted at 17:58h, 24 GiugnoE’ una bella testimonianza di una comunicazione sottile ed empatica. Proprio perchè lui porta in emersione il tuo sentire interiore più sincero, dà la possibilità di osservare realmente ciò che provi. Bello Elios!
Michela
Posted at 22:13h, 18 GiugnoBell articolo Fede,molto interessante,con te ho fatto un paio di consulenze per me stessa,e devo dire ke mi hai aiutata veramente tanto,nn avevo mai pensato, di osservare il mio comportamento col mio cane,devo osservare ????
federica.roano
Posted at 12:30h, 19 GiugnoFacci sapere!
Paola flessati
Posted at 07:12h, 19 GiugnoI interessante, Brava, scritto molto bene
Cristina Gaiardelli
Posted at 15:25h, 19 GiugnoFederica, grazie. Sto approfondendo queste tematiche anche con le persone, con tante soddisfazioni…i nostri Animal-li sono MAESTRI, in tutto e per tutto! Attraverso loro, se siamo attenti e soprattutto abbiamo la VOLONTA’ di migliorarci, possiamo fare grandi passi verso la consapevolezza.