Stefania parla poco di sé. Durante la consulenza di fiori di Bach per lei e Frida, la sua storia emerge a tratti, sovrastata da quella della sua maremmana di due anni. Frida fu adottata cucciola da una famiglia che, dopo pochi mesi, l’ha portata in canile perché pensavano fosse mordace. È stata lì un anno fino a quando Stefania l’ha adottata.

“È terrorizzata dalle persone” mi racconta. “Tende a fare pipì e cacca appena vede qualcuno. All’inizio, per un paio di mesi, lo faceva anche con me. Con i miei parenti lo fa ancora. Con me invece adesso è diffidente e non prende cibo dalle mie mani. Per mangiare, io le devo mettere la ciotola in cucina e devo allontanarmi fino ad uscire dalla stanza. Se non c’è l’essere umano nelle vicinanze, Frida è serena. Non usciamo di casa perché è terrorizzata dal mondo fuori. Anche nell’azienda in cui lavoro ha paura. Ed è terrorizzata dalla macchina.”.

Frida

L’uomo e il mondo esterno per lei sono troppo.

La vita per Frida è davvero complessa. Prova così tanto terrore verso le persone da non contenersi. Rinuncia completamente all’espressione di sé dinanzi a chi non conosce. Non attacca, non ringhia, non scappa. Semplicemente resta immobile, trema ed è così fragile da non riuscire a controllare gli sfinteri.

Chiedo a Stefania di parlami di lei. Ma lei è molto parsimoniosa con le parole. Mi dice solo che, a seguito di una brutta esperienza non esce più di casa e non ha più rapporti con le persone se non per lavorare.

Anche per lei l’uomo e il mondo esterno sono troppo.

Mi dice “Quando parlo di Frida descrivo me stessa. Ho paura delle persone. Non ce la faccio ad uscire di casa”. Mi racconta che la sua famiglia le ha sempre detto che lei non vale niente. Ha avuto un partner che le diceva le stesse cose. E anche i suoi amici tendevano ad offenderla.

E così, lei ha smesso di parlare. Ha rinunciato completamente all’espressione di sé, preferendo abbandonare i suoi sogni e continuando a svolgere una vita che non le piaceva, in modo passivo e buio.

Alla fine della consulenza scegliamo quali fiori di Bach utilizzare per entrambe e ci diamo appuntamento a tre settimane di distanza.

Al secondo appuntamento, le cose sono già molto cambiate. Frida ora sta sempre vicino a Stefania, cerca con lei il contatto e prende il cibo da mano. Sta mettendo su un po’ di peso (era eccessivamente magra). Non fa più i bisognini quando vede una persona che non conosce e in macchina si siede sul sediolino e guarda il paesaggio scorrere, serena. Ha ancora tanta paura di uscire, ma almeno adesso mette la testa fuori dalla veranda per osservare il giardino. “Ho notato che molti cani di quel canile hanno gli stessi problemi di Frida. Potrebbe essere accaduto qualcosa li?”. Non lo sappiamo, ma quello che so è che anche in famiglia di Stefania sono accadute delle cose che l’hanno schiacciata e non le hanno più permesso di esprimere ciò che lei era.

Al di là dell’importante cambiamento che c’è stato in Frida, è Stefania ad aver fatto passi da gigante. “Ora sto cominciando a piccoli passi ad uscire. Ho iniziato con mia mamma a fare una camminata veloce e sto vedendo di nuovo i miei amici. Può sembrare una sciocchezza, ma per me è un grande cambiamento.

Stefania e Frida rimandano l’una la storia dell’altra.

Una storia in cui ci sarà da combattere per infrangere le false credenze che sono state loro cucite addosso. Una lunga strada per ricongiungersi con loro stesse, ma in questo cammino però non sono sole: Stefania ha Frida che le rimanda costantemente l’immagine delle sue paure. E Frida ha Stefania, che può comprenderla ed aiutarla come nessun altro potrebbe fare.

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