“Fino a quando Anima e persona sono in pace, si realizza la felicità e la salute. Quando invece la persona si allontana dal cammino tracciato dall’anima o per i nostri esclusivi desideri o per convinzione d parte degli altri, li nasce il conflitto. da questo conflitto scaturisce la malattia e l’infelicità (…) Capire dove sbagliamo e sforzarci seriamente di correggere l’errore ci darà non solo una vita di gioia e di pace, ma anche la salute.”

E. Bach, Guarisci te stesso.

 

Quando il dottor Edward Bach asseriva che la malattia deriva da uno squilibrio emotivo, eravamo ad inizio ‘900, stesso periodo in cui Georg Groddeck medico e psicoanalista e padre della moderna psicosomatica, parlava della malattia come di un contrasto tra l’Io e l’Es (energia vitale) ovvero dell’energia vitale che è presente dentro ognuno di noi e che fa funzionare insieme tutte le cellule, ricostruisce il corpo rinnovandolo continuamente, ci difende dagli attacchi e ci cura.

 

Ad inizio 900, c’era aria di cambiamento: il corpo non era più un insieme di parti, ma un tutt’uno sinergico e le emozioni avevano una grande importanza nel processo di nascita e di sviluppo della malattia.

 

Oggi, abbiamo strumenti validi per asserire con certezza che le intuizioni dei precursori della PNEI (acronimo di psico neuro endocrino immunologia, disciplina che studia le interrelazioni tra mente, il sistema degli ormoni e dei neurotrasmettitori e il sistema immunitario, nonché come questi si influenzino vicendevolmente), erano esatte.
La salute dipende dall’equilibrio e dalla sinergia di questi sistemi.

 

La liberazione dei neurotrasmettitori avviene continuamente ed è influenzata da innumerevoli fattori: il nostro stato mentale in primis, la tendenza ad essere positivi anche nelle condizioni critiche, lo stile di vita ed il vissuto emotivo. Cosicché ad esempio, essere diffidenti sulle proprie capacità, possedere uno scarso grado di autostima e di risorse interiori, provoca un indebolimento del fenomeno dell’autoguarigione allo stesso modo dell’ uso indiscriminato di farmaci e/o abuso di sostanze nocive.

E quindi, quando la nostra autostima vacilla, il larice (Larch) ci rassicura.

Bach aveva individuato questo rimedio proprio “Per quelli che non considerano se stessi abili o capaci quanto chi sta loro intorno, sono convinti di fallire, di non avere mai successo, e così non fanno neppure un tentativo, o non lo fanno con sufficiente convinzione.”.

 

Riequilibrando questa emozione, aiuteremo la nostra spiritualità a farsi strada, correggeremo gli errori della nostra personalità e faciliteremo il processo di guarigione. e qoprattuto, saremo più felici.

 

Quando si è felici, si è più creatività, si ama di più, si fa più sport, più sesso e si pratica più facilmente un’arte. Inoltre, il nostro organismo è più reattivo. Tutto questo meraviglioso processo origina dal cervello, ed è da esso quindi che deriva la nostra capacità di non ammalarsi.

Oggi il sintomo fisico è visto come qualcosa di cui sbarazzarsi immediatamente ed il corpo è una macchina da riparare al più presto, veicolo di disservizio e di rallentamento dei ritmi quotidiani.

 

Ma ogni malattia rappresenta non solo una lacerazione della propria trama di vita, ma rappresenta un forte appello della nostra intelligenza interiore che altro non chiede di ripristinare l’omeostasi e dunque la salute.

 

Spesso il disagio è già in sé la soluzione: basterebbe riportare in primo piano i segnali che il corpo invia, ascoltare le sue sensazioni ed esserne maggiormente consapevoli.

 

Quante depressioni, attacchi di panico o stati ansiogeni potrebbero trovare soluzione se soltanto ci si orientasse all’ascolto dei propri bisogni.

Queste comuni manifestazioni psicosomatiche, sono supportate da un’iperattività del sistema nervoso autonomo, in particolare dalla sezione simpatico. Non solo ansia e attacchi di panico! Stress, forte autocontrollo, producono le stesse molecole le quali indeboliscono il nostro sistema salute.

 

Cortisolo, (l’ormone dello stress) adrenalina, radicali liberi sono le molecole responsabili, quando prodotte in eccesso e per molto tempo, dell’ indebolimento del sistema immunitario, cardiovascolare, gastrointestinale.

 

Esse provocano tra l’altro, una riduzione dei globuli bianchi ed anche l’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, predisponendo l’uomo ad un aumentato rischio di incappare in frequenti malattie (virali, batteriche) e di innalzare i fattori di rischio di ictus o infarto del miocardio.

 

E’ possibile allontanarsi da questi pericoli, attraverso la “riprogrammazione” della propria attività mentale: essere in sintonia con i propri bisogni e quindi con se stessi, seguire i dettami della propria Anima, favorisce la salute, promuove la crescita dell’autostima del buonumore e dell’empatia. Condizioni che il nostro cervello plastico adora e che gli fanno produrre le sostanze della felicità e della salute: endorfine, serotonina, dopamina, citochine, linfochine.

 

Nella nostra frenetica vita, spesso dimentichiamo di ascoltarci, tralasciamo i nostri desideri, accantoniamo i nostri bisogni. Per essere felici, dobbiamo ridare voce alla nostra Anima. Ed è proprio questo il compito dei fiori di Bach.

 

Questo scritto si basa su concetti espressi in un articolo diwww.neuroscienze.net, nello specifico http://www.neuroscienze.net/?p=566

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