Quando un animale domestico entra nella nostra casa, non stiamo spalancando solo le porte della nostra casa ad un nuovo arrivato, ma stiamo anche, e soprattutto, aprendo le porte del nostro cuore ad una nuova esperienza.

Un animale domestico cambia la vita: ha le sue esigenze, i suoi orari, le sue abitudini, le sue particolarità.

Con la sua presenza, scombussola la nostra vita. Dal punto di vista emozionale poi, è un vero uragano: ci investe con il suo amore, la sua “presenza”, con il suo modo di relazionarsi con noi. Ci fa sentire voluti bene e ci accompagna quando ne abbiamo bisogno. Ed anche noi ci apriamo, iniziamo ad amare incondizionatamente un esserino con il quale comunichiamo prevalentemente con il cuore. Insomma, sia per noi che per il nostro nuovo ospite, è una esperienza molto forte.

Con il nostro animale domestico viviamo esperienze, per lui proviamo sentimenti, scambiamo affetto e protezione, giochiamo e ci divertiamo.

Viviamo movimenti interiori di cui siamo consapevoli. E altri di cui non siamo consapevoli.

Movimenti di cui non ci accorgiamo ma che il nostro animale avverte immediatamente, segnalandoci ciò che sta accadendo, in un modo tutto suo.

Le emozioni sono contagiose e, inevitabilmente, passano da noi a chi coi sta intorno, compresi i nostri animali domestici.

Quando un animale entra in relazione con noi, avverte benissimo i nostri stati emotivi, come ci sentiamo e cosa proviamo, avverte anche le emozioni più profonde che noi stessi non sappiamo di provare . Siamo così tanto intimi che arriviamo a risuonare insieme.

I nostri disagi emotivi diventano anche i loro.

Il nostro animale domestico sente ciò che sentiamo. Lo comprende, lo fa suo e lo esprime con un comportamento specie-specifico.

E così, quando osserviamo una sua difficoltà emotiva, dobbiamo cercare la soluzione dentro di noi.

E’ difficile da accettarlo, e alcuni di noi non lo accetteranno mai, ma per risolvere un problema del nostro animale domestico, dobbiamo risolvere il nostro.

Iniziare un percorso con i fiori di Bach non vuol dire solo dare 4 gocce 4 volte al giorno, ma vuol dire anche interrogarsi, analizzarsi, osservarsi e trovare quei punti di incontro tra noi e loro. Molto spesso, i fiori di Bach vengono assunti sia dall’animale che dalla persona.

Si può però scegliere di non tenere in considerazione questo aspetto del problema dell’animale (e quindi nostro) e si può decidere di lavorare solo sull’animale. In quel caso, possiamo decidere di usare i fiori di Bach solo sul nostro animale, ed ottenere comunque ottimi risultati. Lavoreremo in questo caso sulle sue emozioni.

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