“Sorridi per favore” è la cosa che mi è rimasta più impressa di questo video.

 

Al di là dell’atto in sé, ciò che mi ha intenerito è il come avviene il tutto.

 

Questo è un momento potenzialmente odioso e stressante, ma il cane, in questo video, lo vive come un momento tranquillo, intramezzato da qualche bella ricompensa, ma il modo di porsi del proprietario che è davvero ammirevole.

 

Nanni Moretti dice che “le parole sono importanti” ed è vero!

Veicolano una visione del mondo, un modo di porsi verso gli altri e raccontano molto più del loro stesso significato.

 

Probabilmente il cane non sa cosa significhi la parola “please”, ma questo ragazzo glielo dice lo stesso, perché è la sua anima a condurlo verso un approccio molto più che gentile, più rispettoso e amorevole.

Dire “per favore” ad un cane, indica che quello che stiamo facendo è una richiesta e non un ordine.

 

Ci racconta di un totale rispetto del cane come individuo, come “persona non umana”, con uguali diritti (anche quello di dire di no).

E poi, gli chiede di “sorridere”.

 

Non dice “denti”, non dice “lavare”, ma dice proprio “sorridere”! Forse perché, come per il cane, questo è un momento intimo e piacevole, un momento in cui “io mi prendo cura di te” e tu mi sorridi, forse non con il corpo, ma sicuramente con l’anima.

 

E’ molto distante da quella comunicazione forte e imperativa che a volte instauriamo con il nostro cane, in cui io-ti-dico-cosa-fare-e-se-non-lo-fai-guai-a-te! che porta spesso poi ad una competizione di diritti: “Ti ho detto scendi dal divano!” “No!” “Ti ho detto scendi!” “No, no e no!” “E allora adesso ti faccio scendere io!”.

 

Questo atteggiamento mina la relazione con il cane ( o con qualsiasi altro animale. Può far sentire il nostro cane attaccato, portandolo a mordere o a ringhiare.

 

La gentilezza invece, apre le porte dell’amore. Rende tutti più felici e crea un alone di serenità in cui accucciarsi e godersi l’altro.

Le parole sono importanti, perché la loro scelta condiziona il nostro atteggiamento, le nostre movenze e quella miriade di micro cose che fanno parte della comunicazione non verbale. 

 

Dire per favore è una richiesta intima, da cuore a cuore. Un po’ come il grazie.

 

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